Cafiero Filipelli (1889-1973)

Case di Parlascio

1931
olio su tavola, cm 61,5×64,5
firmato e datato “C. Filippelli 1931” in basso a sinistra

Filippelli, noto per la sua sensibilità nel restituire scene familiari in interni, in questo dipinto ci dimostra la sua indiscussa capacità di lettura del paesaggio toscano. Parlascio, piccolo abitato della campagna pisana, è stato più volte motivo ispiratore del nostro che, in questo lavoro, demarca con assoluta efficacia i piani attraverso una luminosità accentuata nella restituzione del paesaggio.
Il silenzio dell’angolo del paese, qui descritto dal pittore, è interrotto dai passi dell’acquaiola, memoria novecentesca del naturalismo toscano che interessa significativi autori tra cui ad esempio Egisto Ferroni, Adolfo Tommasi o Luigi e Francesco Gioli.